Antichissima Bismantova, archeologia

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Ph. “Antichissima Bismantova” – Iames Tirabassi

Diverse campagne di scavo da più di duecento anni coinvolgono l’area della Pietra ed hanno permesso di analizzare gli antichi insediamenti.

Il sito di Campo Pianelli, dai primi scavi del Chierici nel XIX secolo fino ad oggi, ha portato alla luce reperti ascrivibili a diversi periodi: Età del Rame, del Bronzo, epoca etrusca. Essi rilevano la presenza di scambi con territori distanti e permettono di affermare che l’area era utilizzata sia come abitato che come necropoli. I reperti sono conservati ai Musei Civici di Reggio Emilia.

La sommità della Pietra fu occupata da un castello già in epoca tardo antica (IV-VI sec d.C.), come attestano alcuni documenti scritti e come confermano i ritrovamenti di materiali di quel periodo. In età alto medievale la Pietra fu sede di un insediamento, sul quale sono da poco avviate le ricerche.
Un castello, ubicato nella parte orientale della Pietra, rappresentò l’elemento principale tra i secoli XI e XV insieme con altri punti fortificati alle pendici del monte.

Con Matilde di Canossa e l’inasprirsi della lotta per le investiture tra Papa Gregorio VII e l’imperatore Enrico IV, il territorio diventa teatro di questi scontri di cui è simbolo Canossa. E’ il sistema fortificato a garantirne il controllo e la difendibilità: ogni castello era in posizione tale da comunicare e vedere altri castelli. In direzione nord sono visibili nei giorni di serene il castello di Rossena e la “bianca rupe” di Canossa.
Il fortilizio, in parte già indagato dal Chierici, è stato recentemente oggetto di nuovi scavi archeologici, che hanno portato in luce i resti della cinta muraria, della torre medievale e di edifici interni al castello.